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Partite commentate

Una partita tragica

Dalai Lama

Rileggendo alcune annate della prestigiosa rivista "Italia Scacchistica", in quella del 1914 (!), una storia mi ha colpito...

Nel Dicembre del 1914 giunse alla redazione della rivista (il cui il Direttore era il Marchese Rosselli del Turco), una lettera del sig.A.Vanoode di Bruxelles, scritta mentre era in convalescenza a Parigi, nella quale si illustrava una partita che non meriterebbe alcun speciale rilievo, se non fosse per le circostanze nelle quali fu giocata.

Il sig.Vanoode si trovava il 28 Novembre in trincea – nella regione di Saint Georges – e durante una tregua d'armi aveva proposto ad un commilitone francese: A. Dussaixe, nel quale pochi giorni prima aveva casualmente scoperto uno scacchista appassionato quanto lui, di giocare una partita.

Entrambi possedevano una scacchierina tascabile e, ognuno con la sua iniziarono il gioco.

La partita procedette senza incidenti fino alla 17.a mossa del nero. In quello stesso momento le sentinelle gridarono allarme ed il rombo delle artiglierie fece tremare il suolo. Entrambi riposero frettolosamente le loro armi per quella guerra pacifica.Il sig.Vanoode si allontanò di corsa per riprendere il suo posto all'estremità della trincea, mentre Dessaix (che conduceva i bianchi) gli gridava dietro: "J'aurai vain..." - "Il rimanente della parola, scrive Vanoode, non la intesi più, perchè con un fragore terribile, un obice cadde e scoppiò sulla trincea seppellendo Dessaixe e colpendomi gravemente con una scheggia alla gamba". Tragica fine di partita! Il bianco muore lasciando una posizione di vittoria, ed il nero finisce in ospedale dove sarà un miracolo se riuscirà a salvare la gamba..

Ecco la partita con le stringate note dell'Italia Scacchistica:

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